Felicità in 8 mosse: parte 5

Felicità 6Aiutare gli altri per raggiungere la felicità : il numero magico è 100 ore all’anno!

Uno dei  consigli più controintuitivi che ho trovato è che per sentirsi più felici bisogna aiutare gli altri. Infatti, 100 ore all’anno (o due ore alla settimana) è il tempo ottimale che dovremmo dedicare ad aiutare gli altri, per arricchire le nostre vite.

Nell libro di Shawn Achor “I vantaggi della felicità” si legge:

“…quando i ricercatori hanno intervistato più di 150 persone a proposito dei loro recenti acquisti, hanno riscontrato che i soldi spesi per attvità quali concerti o cene di gruppo  hanno dato un maggiore piacere rispetto ad acquisti di tipo materiale, come ad esempio scarpe nuove, un televisore o costosi orologi. Spendere soldi per altre persone, la cosiddetta “spesa pro-sociale”, aumenta la felicità.”

Il “Journal of Happiness Studies” ha pubblicato uno studio  che esplora proprio questo argomento:

I partecipanti dovevano ricordare un acquisto fatto per se stessi o per qualcun altro e poi riportare la loro felicità in merito. In seguito, essi dovevano scegliere come spendere un guadagno inaspettato, se per se stessi o per qualcun altro. I participanti a cui era richiesto di ricordare un acquisto fatto per qualcun altro hanno riportato un sentimento di felicità significativamente più alto subito dopo questo ricordo; ma più importante ancora , più i partecipanti si sentivano felici e più erano propensi a spendere la cifra inaspettata per qualcun altro nell’immediato futuro.

Quindi, spendere soldi per altre persone ci rende maggiormante felici rispetto a comprare cose per noi stessi. E spendere del tempo  per altre persone? Uno studio sul volontariato in Germania ha esplorato quanto i volontari venivano turbati quando venivano loro portate via le opportunità di aiutare gli altri:

Subito dopo la caduta del Muro di Berlino, ma prima della riunificazione della Germania, la prima ondata di dati della GSOEP venne raccolta nella germania dell’Est. Il volontariato era ancora molto diffuso. A causa dello shock dell’unificazione, gran parte dell’infrastruttura del volontariato (ed esempio i club sportivi collegati alle industrie) collassò, e la gente perse l’opportunità di fare volontariato. Sulla base della comparazione dei cambiamenti del benessere soggettivo di queste persone, e quello delle persone del gruppo di controllo che non avevano subito cambiamenti nel loro status di volontari, viene supportata l’ipotesi secondo cui il volontariato è gratificante in termini di maggiore soddisfazione di vita.

volontariatoNel suo libro “Flourish: a visionary new understanding of happyness and wellbeing”, il Professor Martin Seligman della University of Pennsylvania spiega che aiutare gli altri può migliorare la nostra vita:

… noi scienziati abbiamo riscontrato che fare una gentilezza produce il singolo momentaneo incremento più attendibile del benessere di qualsiasi altro esercizio a tal fine testato.